Tokyo: La guida - Guide Turistiche

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Tokyo: La guida

La storia


Tokyo si trova nella regione di Kantō, nella parte sud-orientale dell'isola di Honshu, la principale dell'arcipelago giapponese.   Sebbene la città vera e propria abbia 13 857 443 di abitanti, secondo l'ordinamento amministrativo giapponese è una Megalopoli da oltre 40 milioni di abitanti.  L'espansione urbanistica del dopoguerra ha creato una megalopoli, chiamata "Grande Area di Tokyo", un immenso agglomerato urbano che si espande per circa 13500 km² e comprende anche buona parte delle vicine prefetture di Chiba, Kanagawa e Saitama.   Nella zona dei quartieri speciali hanno sede le istituzioni più importanti del Paese. Nel quartiere di Chiyoda si trovano, oltre al palazzo imperiale, la sede del parlamento nazionale e del governo giapponese. Il governo metropolitano è affidato ad un'assemblea eletta che sceglie il governatore, e ha sede nel quartiere di Shinjuku. In origine Tokyo era un piccolo villaggio di pescatori di nome Edo, dove nel 1457 il daimyō Ōta Dōkan, costruì un castello. Il daimyō (termine che in giapponese significa "grande nome") era la più alta carica feudale. Verso la fine del XVI secolo Tokugawa Ieyasu, divenuto il daimyo delle otto province del Kantō, iniziò a edificare la città di Edo, che divenne il centro più importante del territorio da lui controllato. Nel 1603, nominato dall'imperatore   shōgun, titolo ereditario che rappresentava la massima carica militare, Tokugawa Ieyasu assunse il controllo del Giappone (l'imperatore veniva in pratica esautorato del potere), dando inizio allo shogunato e all'era Tokugawa, detta anche periodo Edo.  La città divenne la capitale effettiva del Paese, mentre Kyoto restò la capitale ufficiale e la sede dell'imperatore. Con la fine delle secolari guerre civili iniziò un periodo di grande stabilità. Edo, diventata la più grande città del Giappone, sviluppò una struttura urbanistica molto rigida, suddivisa in tre categorie: i quartieri popolari, quelli dei templi e quelli degli aristocratici (riservati ai daimyo). Fu instaurato il sistema del sankin kōtai, secondo il quale tutti i daimyo dovevano possedere dei palazzi a Tokyo. Di solito un daimyo aveva tre residenze: una per sé e la propria famiglia e due per il suo seguito. La moglie e il primogenito dovevano abitare a Edo. Ogni daimyo doveva soggiornare a Edo per un periodo, ogni due anni. Questa politica rese assoluto il controllo dello shogun sui feudatari e contribuì a incrementare la popolazione della capitale. Con l'incremento dell’immigrazione a Tokyo venne coniato il termine Edokko (figlio di Edo), in uso ancora oggi, per distinguere i nativi dai nuovi arrivati. Nel 1720 Edo diventò la più grande città del mondo, con un milione di abitanti; sarebbe rimasta tale sino al XIX secolo, quando venne superata da Londra. Nel 1867, con la fine dello shogunato, fu restaurato il potere della casa imperiale. Nel 1868 il sovrano Meiji trasferì la capitale da Kyoto a Edo, che prese il nome Tokyo (capitale orientale).  Dal 1869 l’imperatore si stabilì nel castello dove in precedenza risiedeva lo shogun, nell'attuale quartiere di Chiyoda. Con il grande rinnovamento che seguì la restaurazione Meiji la città si ingrandì sempre più divenendo il maggior centro politico, economico e culturale del Giappone. La prefettura fu suddivisa in distretti. Nel 1923 un terribile terremoto costò la vita a 70 000 abitanti di Tokyo, causando gravi distruzioni. La città fu riedificata con notevoli trasformazioni. Nel 1943, la città di Tokyo si unì alla prefettura di Tokyo per formare la "Prefettura Metropolitana" di Tokyo.  Nella seconda guerra mondiale Tokyo subì gravi bombardamenti, il più intenso dei quali fu quello del 10 marzo 1945. Vaste aree della città vennero rase al suolo, ma non rimangono praticamente tracce visibili di tali devastazioni. Dopo la guerra Tokyo venne ricostruita con un sistema ferroviario e metropolitano all'avanguardia, che venne esibito al mondo quando la capitale ospitò le Olimpiadi del 1964. Gli anni settanta portarono un nuovo sviluppo edilizio e la popolazione crebbe fino a undici milioni di abitanti e nel 1978 venne inaugurato l'aeroporto internazionale Narita, la cui costruzione scatenò grandi proteste tra gli ambientalisti. Negli anni ottanta i terreni raggiunsero prezzi esorbitanti e molti si arricchirono rapidamente, ma nel decennio successivo scoppiò una grave crisi economica e molte imprese fallirono a causa del crollo del prezzo dei terreni. Ne seguì una recessione che rese gli anni novanta il cosiddetto "decennio perduto" del Giappone. Tokyo è una città in continua evoluzione, dove vengono realizzati piani per lo sviluppo e il rinnovamento urbano che includono grandi opere come l'Ebisu Garden Place, la Tennozu Isle, lo Shiodome, le Roppongi Hills, Shinagawa (divenuta stazione per i treni ad alta velocità shinkansen) e la stazione di Tokyo (sul lato di Marunouchi). I progetti di recupero della terra dal mare vanno avanti da secoli. Il principale è quello realizzato nell'area di Odaiba, divenuta un grande centro per il commercio e l'intrattenimento.  Oggi Tokyo è considerata la capitale mondiale dello sviluppo tecnologico. Nel 2006 il governo metropolitano ha avviato un piano decennale di rinnovamento che, oltre a promuovere lo sviluppo delle infrastrutture urbane, si propone di accrescere il livello di certi settori quali l'ambiente, la sicurezza, l'assistenza, la cultura, il turismo, l'industria e lo sport. Tale piano si articola sui seguenti punti: Il completamento di tre raccordi anulari e altre arterie stradali, atte a decongestionare il traffico della Grande Area di Tokyo; promuovere lo sviluppo urbano in armonia con le esigenze dei cittadini di una migliore qualità di vita; rendere la città più sicura, in particolare riducendo il rischio sismico.  Tra le iniziative adottate figurano l’aumento delle aree destinate al verde pubblico, la riduzione dell'inquinamento, l'installazione di dispositivi antisismici in edifici pubblici e privati, lo sviluppo dell'edilizia assistenziale in favore di anziani e famiglie non abbienti con figli. L'architettura di Tokyo è stata in gran parte modellata dalla storia di Tokyo. Due volte nella storia recente la metropoli è stata lasciata in rovina: prima nel Grande terremoto del Kantō del 1923 e successivamente dopo un esteso bombardamento nella seconda guerra mondiale. Per questo motivo, il paesaggio urbano di Tokyo è costituito principalmente da architettura moderna e contemporanea e gli edifici antichi sono rari. Tokyo presenta molte forme di architettura moderna di fama internazionale, tra cui il Tokyo International Forum, la Asahi Beer Hall, la Mode Gakuen Cocoon Tower, il NTT Docomo Yoyogi Building e il Rainbow Bridge. Tokyo presenta anche due torri distintive: la Tokyo Tower e la nuova Tokyo Sky Tree. Mori Building Co ha iniziato a lavorare sul nuovo edificio più alto di Tokyo, che dovrebbe essere completato nel marzo 2023. Il progetto avrà un costo di 580 miliardi di yen (5,5 miliardi di dollari).


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