Edimburgo: La guida - Guide Turistiche

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Edimburgo: La guida

La storia


Edimburgo, seconda città della Scozia per popolazione dopo Glasgow e settima del Regno Unito, è una delle mete turistiche più visitate della Gran Bretagna, con circa 2 milioni di presenze l’anno. A richiamare i visitatori contribuisce anche il Festival che si tiene ogni anno, che riunisce una serie di manifestazioni.  L'Università di Edimburgo, inoltre, è una delle più prestigiose al mondo. La capitale della Scozia, situata sulla costa orientale del Firth of Forth, sorge su sette colli. I punti più alti sono: Arthur's Seat, Castle Rock dove si trova il castello, Carlton Hill, Corstorphine Hill, Braid Hills, Blackford Hill e Craiglockhard Hill, su una serie di colline. Le parti storiche della città (Old e New Town), insieme al castello, nel 1995 sono state dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. L'insediamento umano più antico rinvenuto nella zona dell’attuale Edimburgo si trova nel villaggio di Cramond, dove è stato riportato alla luce un sito del Mesolitico datato 8500 a.C.  Quando i Romani, conquistarono la Britannia, nella regione dell'attuale Lothian, alla fine del I secolo, trovarono una tribù celtica alla quale diedero il nome di Votadini. Nell'80 d.C. le truppe di Gneo Agricola avanzarono a nord raggiungendo la foce del fiume Inveresk, ma nonostante le numerose vittorie conseguite furono costretti nel 211 d.C. a ritirarsi a sud, oltre il Vallo di Adriano. Prima del VII secolo il popolo dei Goddodin, presumibilmente discendenti dei Votadini, costruì nel territorio dell'attuale Edimburgo la fortezza di Din Eidyn (o Etin). L'esistenza di tale costruzione è testimoniata dagli annali irlandesi che riportano nel 638 d.C. un assedio messo in atto dalle forze fedeli al Re Oswald di Northumbria. A partire del VI secolo il territorio venne diviso in quattro regni: i Pitti a nord, gli Scoti nell'estremo ovest, i Britanni a ovest e gli Angli a sud-est. Questi ultimi dominarono la regione del Lothian per i successivi tre secoli. Nel frattempo i vari regni videro le loro armate impegnate a combattere gli invasori Vichinghi, provenienti dalla Scandinavia e dalla Danimarca. Gran parte della popolazione dei regni era di religione cristiana e questo interesse comune aprì la strada a rapporti più pacifici, permettendo la diffusione di matrimoni misti. Nel IX secolo il re di Dalraida nel regno degli Scoti, Kenneth MacAlpin, riuscì a creare una prima unione scozzese. Il campo di influenza di questa unione, mediante conquiste e matrimoni misti, arrivò nel 1034 a comprendere gran parte dei territori dell'attuale Scozia. Il nome della città di Edimburgo pare abbia origine da questa prima parte della sua storia. La supposizione più fondata trae origine dal termine celtico Din Eidyn (Forte di Eidyn), dal periodo in cui la zona era una fortezza del popolo Goddodin e del suo re Clinog Eitin, il cui nome ricorda appunto quello del luogo. Durante la dominazione degli Angli la città prese il nome di Edin-burgh, denominazione che potrebbe significare Fortezza di Edwin, in quanto nel VII secolo la zona era sotto il controllo di Edwin di Northumbria, ma studi recenti hanno dimostrato che il nome della città è precedente a questo periodo. Il suffisso burgh significa fortezza o gruppo di edifici, ossia città. Le prime testimonianze dell'esistenza della città come separata dalla fortezza risalgono a un documento del 1124, con cui il re David I assegnava terreni alla Chiesa della Santa Croce di Edimburgo. Ciò indicherebbe che le origini della città possono situarsi tra il 1018 (quando re Malcolm II difese la regione di Lothian dagli abitanti del Northumbria) e il 1124. Nel 1215 a Edimburgo si riunì il primo parlamento locale e, a partire dal 1455, la città fu dotata di una cinta muraria di difesa. Nel 1530 un incendio devastò numerosi edifici e, 14 anni più tardi, le truppe di Enrico VIII distrussero gli edifici ancora in corso di ricostruzione. Solo dopo il 1603 Edimburgo conobbe un periodo di pace, quando il re di Scozia Giacomo VI diventò anche il re d'Inghilterra e trasferì la sede della monarchia a Londra. La città conobbe nuovi tumulti quando Carlo I tentò di imporre la Chiesa anglicana di Stato al posto della confessione presbiteriana scozzese. Nel 1650 Oliver Cromwell occupò la città scatenando una vera e propria carneficina. Nel 1767 si iniziò la progettazione della New Town per ospitare la popolazione in rapida crescita. Il quartiere è situato a Nord del vecchio centro e si presenta ordinato e razionale, in perfetto stile georgiano. Nel 1817 fu completato il drenaggio e la bonifica del Loch Nor, un fiordo marino che dal Firth of Forth arrivava fino alle pendici della collina in cui si trova la parte più antica della città, dividendola dalla parte nuova. In questa depressione geografica fu costruita la stazione ferroviaria e furono creati i giardini di Princes Street.




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